In leggero calo i prezzi delle abitazioni di seconda mano

I prezzi delle case di seconda mano in Italia sperimentano un leggero calo dello 0,2% nel secondo trimestre dell’anno, portando il valore medio del mattone a 1.978 euro/m2. La variazione anno su anno segna invece un netto saldo negativo del 3,4%. È quanto emerso dai i dati dell’ufficio studi Idealista che ha monitorato l’andamento dei prezzi di 316.974 abitazioni di 931 Comuni italiani tra il 28 marzo e il 16 giugno 2016. È un andamento contrastato quello del mattone italiano, con valori pressocchè stabili a livello generale, ma ancora con notevoli differenze territoriali. Così, se i principali mercati vanno verso la stabilizzazione o addirittura sono in recupero – come testimoniano i valori in crescita di Milano, Napoli e Roma – la maggior parte delle città capoluogo arranca. Anche nel secondo trimestre dell’anno sono 7 le regioni con variazioni positive dei valori immobiliari: Basilicata (2,3%), Campania (1,1%) e Friuli Venezia Giulia (1%) segnano le rivalutazioni maggiori. All’opposto, i cali più decisi si registrano in Val d’Aosta (-4,2%), Calabria (-2,4%) e Puglia (-2%). Savona giuda la graduatoria provinciale dei prezzi con 3.349 euro al metro quadro, davanti a Bolzano (3.074 euro/m2) e Imperia (2.868 euro/m2), l’altra provincia ligure i cui prezzi particolarmente elevati dipendono dal ricco mercato seconde case. Dall’altro lato della graduatoria i prezzi più bassi si trovano a Biella (724 euro/m2), che precede Enna (861 euro/m2) e Agrigento (876 euro/m2) tra le province più economiche. Cagliari guida i rialzi tra le grandi città, con un incremento del 2,1%. La seguono i proprietari di Milano, che hanno aumentato le loro aspettative dell’1,9%, di Napoli (1,1%) e Roma (0,5%). Sempre a livello di grandi centri le maggiori cadute si sono registrate a Bari (-5,6%), seguita da Genova e Firenze, con la stessa percentuale di ribasso dell’1,3%. Il maggiore incremento  delle quotazioni degli immobili su base trimestrale spetta a Bergamo e Massa, che vedono aumentare le richieste dei proprietari fino al 4,6% dopo la primavera, segue Triestre con il 4,2%. All’opposto, è Agrigento (-7,3%) la città più penalizzata dalla caduta dei prezzi, seguita da Catanzaro (6,7%) e Fermo (-6,1%). Il ranking dei prezzi dice che Venezia (4.435 euro/m2) è sempre la città più cara, davanti a Milano (3.489 euro/m2) e Firenze (3.375 euro/m2), mentre la Capitale, nonostante il timido recupero registrato nell’ultimo trimestre, resta fuori dal podio. Nella parte opposta della tavola, Biella è ancora fanalino di coda con una media di 765 euro al metro quadro per abitazione.

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